Scuola e territorio: esempi di istruzione integrata

Coltivare il futuro: dal latino medioevale coltivare che deriva da cultus participio passato di colére.
Oltre al significato di lavorare una pianta affinché produca appositi frutti, porta implicito il senso della cura, intesa come attenzione, dedizione, premura, il cui contrario è appunto trascurare.
Il senso del coltivare implica anche una concorrenza di forze e di azioni, un fare di soggetti diversi che agiscono per un fine comune.
Ma scuola e territorio sono abituati a collaborare, a colere, ad agire insieme?
Tradizione forte, alta valenza culturale: separazione fra artes serviles artes liberales.
Mondi separati: culture e logiche diverse, rapporti non buoni: forte differenza fra dire e fare.
Esempi tratti dalla cultura popolare entrati nella cultura di senso comune:
Quel che è detto è detto. Quel che è fatto, è fatto.
Chi fa  falla, chi non fa sfarfalla.
La predica fa come la nebbia, lascia il tempo che trova.
Chi troppo pensa perde la memoria.
Le parole son femmine, i fatti son maschi.
Le riforme che si sono susseguite non hanno inciso molto, permane ancora un impianto dualistico, con forte selezione sociale.
Crescita dell’istruzione, condizione essenziale per lo sviluppo economico e sociale.
Scuola portatrice di valori aggiunti.
Gli investimenti sulla scuola moltiplicano le potenzialità di tutti: la scuola riguarda tutti, studenti-famiglie.
Sviluppo della ricerca educativa: elaborazione conoscitiva originale e sistematica che va a favore dell’intera comunità.
Necessità di perseguire e programmare un’istruzione integrata.
Necessità di intessere nuove alleanze.
Come?
Diffusione dell’informazione, esempi:

  • crescita della conoscenza dei prodotti bio
  • tematiche riguardanti aspetti energetici e ambientali
  • campagne informative rivolte ai consumatori
  • iniziative di stimolo, azione di promozioni: consumo della frutta, dei prodotti ittici.

Diffusione delle educazioni (competenze, comportamenti):

  • educazione ambientale,
  • educazione alimentare.

Nuova etica della responsabilità: come?

  • investimenti nella scuola da parte della cosiddetta società civile,
  • azione di educazione preventiva (scuola e territorio) per coltivare e sviluppare:
    • la conoscenza dell’ambiente
    • la cura e il rispetto dell’ambiente
    • la cura e il rispetto del proprio corpo
    • il senso di responsabilità
    • il senso dell’identità storica e culturale: erba che non ha radice muore presto
    • il senso della tradizione: esempio degli alberghieri, attenzione alla cucina tradizionale
    • sviluppare il gusto dei prodotti tradizionali (pappa al pomodoro-wrustel con crauti)
    • la messa in discussione degli stereotipi: essere contadino = essere di serie B.

E’ meglio esser cortese morto che villan vivo.
Chi è uso alle cipolle, non vada a’ pasticci.
Ma deve muoversi anche la scuola, diventando sempre più una scuola di qualità, una scuola che produce pensiero e pensiero attivo attraverso

  • saperi capaci di distruggere stereotipi: essere contadino, essere donna
  • saperi identitari
  • di risoluzione dei problemi
  • saperi di democrazia
  • saperi attivi (video che è presentato nello stand).

Crescita dell’istruzione condizione essenziale per lo sviluppo economico e sociale.
Scuola e azienda, scuola e territorio, scuola e società, scuola e cultura INSIEME.
Ricerca di una comune via democratica per elaborare senso e significato nella complessità.
Politiche locali: centralità della scuola, investimento prioritario, in cultura in sapere in promozione e coesione sociale.
Concetto di politica culturale integrata enti che trovano convergenze per tessere una tela comune: ricchezza, sovrapposizioni, invece insieme e non solamente accanto.
Territorio: composto di tante entità: compagine plurale che deve avviarsi a diventare comunità.
Unità dinamica nello spazio e nel tempo: dove sempre proiettato verso un altrove.
Molte identità. Specialismi identitari che si uniscono alla ricerca del raggiungimento di obiettivi comuni.
Si tratta di un gioco politico, sottile e dialettico.
Si tratta di instaurare rapporti collaborativi in attesa di farsi comunità.
Si tratta di crescere tutti culturalmente.
Metafora dell’orchestra: tensione permanente rivolta a un prodotto che va oltre l’atto esecutivo.