Il libro può essere collocato nell’ambito dell’educazione alle emozioni, generalmente rivolta agli studenti più problematici, e all’educazione alla lettura da coltivare fin dalla prima infanzia.
L’idea di partenza è stata quella di mettere il libro al centro dell’azione educativa in una forma inizialmente indiretta: in altre parole, il testo non presentato come oggetto primario di studio in senso tradizionale, e neppure affrontato direttamente alla luce degli insegnamenti della psicoanalisi e/o della psicologia, ma piuttosto attraverso un percorso inverso. Il testo viene ‘ascoltato’ nella lettura di un attore professionista, come punto di partenza per enucleare temi e nodi problematici, che il supporto teorico psicologico e/o psicanalitico ha aiutato in seguito a leggere in modo sempre più proficuo: infine ritorno al testo e alla prosa creativa per stimolare un rapporto sempre più partecipe con la lettura.