Sandra Landi ha ricoperto la carica di Presidente del Soroptimist International Club Firenze Due dal 2009 al 2011.
Il Soroptimist International Club è un’organizzazione di donne impegnate negli affari e nelle professioni, che lavorano, attraverso progetti di servizio, per promuovere i Diritti Umani e migliorare la condizione della donna. Progetta azioni e crea le opportunità per trasformare la vita delle donne attraverso la rete globale delle socie e la cooperazione internazionale.
Sostiene:
- i Diritti Umani per tutti
- la Pace nel mondo e il buon volere internazionale
- il potenziale delle donne
- la trasparenza e il sistema democratico delle decisioni
- il volontariato, l’accettazione delle diversità e l’amicizia.
Durante la sua presidenza Sandra Landi ha cercato di improntare le iniziative organizzate nella direzione di una forte radicalizzazione del club nella cultura del territorio fiorentino, affiancando con forza e determinazione le Istituzioni e le Associazioni che si muovono in difesa dei diritti e della dignità della donne, ma anche nella prospettiva di educare le giovani generazioni.
La sua attività è iniziata quindi con una particolare attenzione alla scuole e alla città.
Alla Biblioteca delle Oblate il 23 febbraio Rosa Maria Di Giorgi Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze, Paolo Rossi dell’Accademia dei Lincei e Francesco Verzillo, Direttore del Nucleo territoriale della Toscana dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica hanno presentato il libro L’arte, la scienza, la scuola e la città. Percorsi didattici a Firenze, a cura di F. Gattini, C. Polverini, C. Tricarico Polistampa.
In parallelo ha portato avanti iniziative contro il fenomeno della violenza alle donne che sta dilagando in tutti i settori, gli ambienti sociali, professionali e familiari. Si tratta di un fenomeno complesso e diffuso più di quanto appaia, che investe l’intera comunità: non va dunque relegato alla sfera del “privato”, ma affrontato come vera e propria piaga sociale.
Le modalità di intervento possono essere molteplici, ma occorre, alla base, contrastare la violenza alimentando una cultura del rispetto, della parità e della legalità, che sola può prevenire tale piaga.
Il 25 Novembre 2009 ha segnato l’inizio di molte attività e progetti in questa direzione.
Un interlocutore privilegiato con iniziative di sensibilizzazione e contributi finanziari è stato subito il centro antiviolenza “Artemisia” che opera a Firenze (http://www.artemisiacentroantiviolenza.it) occupandosi di donne, bambine e bambini che subiscono violenza. Esito di tutto è stato il 25 Novembre 2011, quando l’Assessorato al lavoro e alla formazione della Provincia di Firenze, rispondendo alle richieste del Soroptimist Club Firenze Due, ha fornito a tre donne segnalate da “Artemisia” la possibilità di intraprendere un percorso di formazione per facilitare il loro inserimento nel lavoro e quindi la loro autonomia.
Nel frattempo aveva preso avvio il Progetto Passi affrettati nella direzione di un impegno di informazione, educazione e formazione nella direzione della giovani generazioni che costituiscono appunto i grandi temi che il Soroptimist International Club nell’anno 2010 intendeva affrontare.
E’ stata dedicata quindi un’intera giornata al Progetto Passi affrettati che prevedeva:
- distribuzione agli studenti del libro Passi affrettati di Dacia Maraini
- spettacolo teatrale tratto dal medesimo libro riservato alle scuole
- dialogo della scrittrice Dacia Maraini con gli studenti e le studentesse
- diffusione del Primo rapporto sulla violenza di genere in Toscana redatto a cura della Regione Toscana
- presentazione da parte di Sandra Landi del libro La ragazza di via Maqueda di Dacia Maraini.
Tutto ciò per riflettere, discutere e contribuire alla diffusione di una cultura di pace e di relazione positiva fra generi.
Nel Marzo del 2010 sono state cercate risposte alla domanda Ma dove vanno a finire le brave ragazze? Vanno davvero in paradiso come si diceva una volta?
I dati scolastici dimostrano quanto siano brave le ragazze – si diplomano e si laureano prima e a pieni voti – per poi sparire quando si osservano le percentuali dei massimi livelli dirigenziali. Tranne alcuni lodevolissimi casi. La discussione ha visto alternarsi Chiara Grassi Presidente della Commissione per le Pari Opportunità della Regione Toscana, Massimo Livi Bacci Senatore della Repubblica e Professore di Demografia all’Università di Firenze, Laura Cantini Vice Presidente della Provincia di Firenze coordinati da Sandra Landi. In seguito a Le giubbe rosse, storico ritrovo culturale fiorentino, si sono svolti due incontri sulla scrittura al femminile. “Scrivere per passione, scrivere per mestiere” Stefania Fuscagni consigliere regionale con Aglaia Viviani docente e scrittrice hanno presentato Francesca Petrizzo, autrice del libro Memorie di una cagna, Frassinelli 2010.
Francesca Petrizzo ha esordito come scrittrice a 19 anni con questo libro considerato da molti un vero caso letterario. Ha offerto per la prima volta il punto di vista di Elena di Troia, un personaggio che la vita, la storia e il mito hanno condannato prima ancora di ascoltarne le ragioni. Potrebbe essere la storia di una donna moderna che cerca l’amore a tutti i costi e trova, invece, soltanto la delusione e la consapevolezza che la ribellione alle regole ha un prezzo alto. Un prezzo che si paga con l’umiliazione e il crudele appellativo di “cagna”.
In maggio è seguito poi “Scrivere per il piacere di scrivere”, Antonia Ida Fontana, Direttrice della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha presentato il libro di Paola Damis e Piera De Sensi A cena con Fidel, Pezzini Editore, Viareggio 2010.
Dall’esperienza del viaggio sono scaturiti nel libro ricordi, sensazioni, esperienze e personaggi che fissati nella scrittura e tramandati in lettura, sono stati affidati a un altro viaggio ancor più affascinante: quello del libro che sfida luoghi e tempi.
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia il Soroptimist Club Firenze Due ha dedicato la ricorrenza del ventennale della sua costituzione (1991-2011) alle donne del Risorgimento: alle Sorelle d’Italia, a quelle signore senza paura che sognavano un’Italia giusta.
I lavori del Convegno organizzato Risorgimento: Donne Protagoniste, sono stati aperti l’8 aprile da Nicoletta Maraschio, Presidente dell’Accademia della Crusca, nello storico caffè di Piazza della Repubblica e si sono chiusi il 10 aprile nel Cortile di Bartolomeo Ammannati di Palazzo Pitti con il Concerto di saluto dell’Orchestra della Scuola “Gianni Rodari” di Scandicci.
Durante la giornata del 9 aprile in Palazzo Medici Riccardi, una carrellata di interventi ha introdotto il pubblico in quei salotti dove si è decisa la storia, per conoscere la rete delle donne che ne sono state protagoniste e il destino di quegli uomini che hanno creduto in loro.
Anna Maria Isastia ha presentato Sarina Nathan, donna chiave del Risorgimento, mentre Zeffiro Ciuffoletti ha svelato alcuni segreti del famoso Salotto Rosso, per scoprire che proprio a Firenze nel 1870 venne dibattuto per la prima volta il tema della schiavitù delle donne e subito dopo, sempre nello stesso salotto, quello della mafia in Sicilia. Laura Desideri è poi entrata nel sapore raffinato della cultura con Le donne-lettrici al Vieusseux, i lavori si sono chiusi con l’intervento di Gigliola Mariani che ha presentato un inedito volto di Joseph Mazzini con la sua rete di “sorelle ottime”. La relazione introduttiva di Sandra Landi ha precisato il suo pensiero sul ruolo di in Club di servizio come il Soroptimist.
In maggio alla Biblioteca delle Oblate si è svolta una particolare iniziativa Studiare arte a Firenze: Accademia e oltre, conversazione con Cristina Acidini, Sovrintendente del polo Museale Fiorentino, Marco Cianchi e Angela Nocentini, Docenti dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Cosa significa studiare arte in una città come Firenze: è un privilegio o un appesantimento delle problematiche generali?
Sono stati invitati studenti e docenti dell’Accademia delle belle arti affinché portassero la loro testimonianza e illustrassero i loro più interessanti progetti. Fra questi uno dedicato al Futurismo curato da Marco Cianchi, quindi a conclusione si è svolta una manifestazione originale e sorprendente, nello stile provocatorio del Futurismo: una non-sfilata di abiti futuristi realizzati dagli studenti dell’Accademia coordinati da Angela Nocentini.
(Grazie a Catia Giaccherini per le riprese video e soprattutto per la sua amicizia)