… mansueta e mite, dolce e passiva, casta e amabile (non lo fo per piacer mio, ma per dare un figlio a dio!), premurosa e mistica, linda e sorridente, indulgente, amorevole e obbediente… graziosa e allettante, soave, tenera e piacevole…
Fa pensare a un clima tiepido e temperato, a un metallo morbido, malleabile e duttile, a una leccornia, torta, chicca, pasta frolla, pasticcino… troppo dolce, stucchevole!
Staffilate di dolcezze “come se pregustasse l’amor materno, preludio alle soavi funzioni che è destinata a compiere, abbiglia con artificiosa cura la bambola amata, oggetto delle sue più tenere attenzioni”. Leggo da un libro delle elementari femminili di epoca fascista.
L’obbedienza è una grande virtù… e
Bocca chiusa e gambe strette! Recita un diffuso proverbio popolare.
Controllo degli orifizi/controllo delle passioni.
Madonnina, deve rispondere con carità e perdono alle trasgressioni dei mariti con le Maddalene, le altre, anche loro funzionali all’immaginario maschile.
Maddalene: aggressive e intraprendenti, crudeli e cattive, violente e perfide, odiose e spiacevoli… fanno pensare a un clima torrido o gelido, comunque inclemente, instabile… a un metallo duro, rigido…
Il cinema e le canzonette hanno poi creato miti e sogni, e un moltiplicarsi di ruoli:
Cuore matto di Rita Pavone o
Non ho l’età di Gigliola Cinquetti
Patty Bravo e Caterina Caselli.
Ma non c’è scampo per nessuna: Amor dispetto e gelosia nel cor di ogni donna han signoria!
La mistica della maternità continua nel dopoguerra con l’ enfatizzazione di un ordine delle cose: Mulino bianco, festa della mamma, zecchino d’oro…
“son tutte belle le mamme del mondo”
“…una mogliettina giovane e carina!”
“…ciribiribin che bel faccin!”
Continua la divisione fra mogli-madri-sorelle, con la negazione della dimensione dell’eros e le maddalene, tutte eros e aggressività, caratterizzate da stili e colori diversi. Le une per il lecito, le altre per l’illecito, le une per il giorno, le altre per la notte…
Ma continua per tutte una preoccupante considerazione:
La malafemmina è come il vischio, non la tocca uccello che non ci lasci le penne!
Le smarrite si ritrovano, le perdute no!
Femmine e galline, per andar troppo, si perdono!
Tre cose son cattive magre: oche, femmine e capre
Quindi
Donne e oche tienine poche!
Ogni cosa è di Dio fuorché le donne!
Violenza
Buona femmina e mala femmina, vuol bastone
Calcio di stallone non fa male alla cavalla!
Legàmi/lègami! Azioni che sono condivise anche dalle donne
Azioni che si sostanziano di sentimenti.
Sentimenti che muovono azioni.
Maternità collocata in un universo di valori borghesi, comunque identità subordinata.
Maternità invece: metamorfosi, prolungamento e miglioramento del sé, sfida al tempo e alle stagioni della vita.
Diritto a essere madri tenere e madri tempestose, madri tradite e madri violate, madri cullate e madri gridate.
Maternità come ossimorico gioioso dolore, capaci di guardarsi allo specchio lacerate e di vedere il sorriso.
Maternità femminile plurale.