La comunicazione scritta
- precisione del linguaggio (struttura, sintassi, ortografia)
- lezioni di stile (galateo della comunicazione scritta)
- simulazioni.
Saper scrivere è un dono di natura e il frutto di studio accanito e di tanta lettura.
Scrittura adeguata:
- efficace,
- consapevole,
- prevalenza della lingua letteraria,
- centralità dello strumento linguistico per la relazione.
Requisiti:
- chiarezza espositiva,
- tenuta argomentativa,
- correttezza linguistica.
La sostanza è più importante della forma?
Rapporto fra pensiero e linguaggio: la distinzione della forma è distinzione dei pensieri (berretto-cappello, stelline-stellette).
Avere chiari a chi ci si rivolge e perché.
Esempi
Occorre adeguare il messaggio alla situazione, al di là del significato:
“Ladri!”
“Individui portatori di un’esasperata flessibilità deontologica”
Il registro
Un registro si differenzia dall’altro secondo la
- funzione
- il contesto
- l’interlocutore
Non usare nel lavoro un registro colloquiale, ma un registro referenziale, (riferire correttamente un problema) perciò occorre:
- preparazione sull’argomento,
- scelta del lessico,
- sintassi corretta.
L’io, evitare quando possibile: “Io penso”, “io sono dell’avviso”: differenza del noi (condivisione).
Errori comuni: “Signor Presidente Lei conosce…” (Ella!), “Stiamo controllando la sua carta. Attendere prego.” (formula impersonale), “Scaldare il forno a 180 gradi e mescolare la farina col sale: unite i tuorli delle uova e gli albumi: si faccia attenzione a girare sempre nello stesso senso.”
I tempi verbali
Attenzione a
- consecutio temporum,
- congiuntivo e condizionale.
Punteggiatura
Segnaletica della pagina scritta, dà significato (ha valore semantico) e ritmo, ha valore espressivo.
Differenza fra i due punti e punto e virgola.
I puntini di sospensione (titubanza emozione).
Virgola
Il soggetto e il predicato non devono essere mai separati: “Penso spesso ai miei amici che sono a Pisa”, “Penso spesso ai miei amici, che sono a Pisa”.
Argomentazione
Organizzare il proprio discorso passando attraverso frasi differenziate. Persuadere il destinatario della giustezza della nostra tesi. Il campo di argomentazione deve essere adeguato al tema che trattiamo e alla sua specificità. Usare un registro espressivo adeguato.
Revisione
Assolutamente da evitare:
- il cognome davanti al nome
- espressioni dialettali
- uso di parole straniere
- errori, ripetizioni, uso scorretto dei verbi
- discorsi contorti, elusivi, frammentari
- le congiunzioni in posizioni iniziali (usare una pluralità di nessi: giacché, nonostante che…)
- apostrofi e accenti sbagliati (si, sì, di, dì, di’, da, dà, da’, un qual…)
- lei, ella, loro, voi…
- parole di cui non si conosca bene il significato
- differenza fra stesso e medesimo
- ripetizioni di idee e concetti (“c’è un uomo piccolo, di bassa statura”, “c’è una lavatrice rotta che non funziona”)
- parole troppo generiche
- il linguaggio burocratico (le persone muoiono, non decedono)
- ripetizioni pronominali (dimmelo a me, dentro nella borsa)
Assolutamente da evitare:
- Non “Un’idea ce l’avrei” ma piuttosto “Avrei un’idea”
- “un goccino di”, “un attimino”
- “cioè, al limite, a livello di, diciamo”
- “esternare, tracimare”
- “scenario internazionale” (meglio: scena, panorama, prospettiva, quadro, situazione…)
- “te che vuoi? Te cosa ne dici?” (tu è il soggetto)
- “mandami il catalogo che ne abbiamo parlato”
- “questo” è troppo generico (esistono questo codesto quello)
Che fare?
- Leggere attentamente e riflettere, più volte in lettura silenziosa, più volte ad alta voce
- evidenziare le caratteristiche di ciascun testo in rapporto alla sua funzionalità e al genere di appartenenza
- comprendere l’effetto che produce qualsiasi scelta linguistica
- non perdere mai di vista, oltre al registro richiesto dalla natura degli interlocutori e del contesto, anche il dipanarsi della storia
- il modo migliore di attrarre e mantenere l’attenzione è quello di saper esporre in maniera chiara dei solidi argomenti con scelte linguistiche accattivanti
- ricordarsi che un discorso scritto può essere letto in un luogo e in un momento diverso
- non dimentichiamo che chi legge non può udire l’intonazione che noi diamo, nella nostra testa, alle frasi che scriviamo
- conoscere gli strumenti, sapere ciò che si vuole, sapersi adattare, rimanendo indipendenti
- e, infine curare l’aspetto esteriore ha la sua rilevanza: ordine della pagina, impostazione, distribuzione armoniosa degli spazi.
Riassumendo
- chiarezza espositiva,
- tenuta argomentativa,
- correttezza linguistica.
Autocorrezione
- Le informazioni sono presentate nell’ordine in cui sono accadute?
- Gli argomenti sostenuti sono chiari e convincenti?
- Sono presenti imprecisioni?
- Il tutto è coerente e organizzato?
- Sono collegate da nessi che spiegano le relazioni e le implicazioni reciproche?
- Lo stile è decorosamente semplice?
- È rispettata l’inventio (ricerca degli argomenti), la dispositio (la loro disposizione) e l’elocutio (la loro esposizione)?